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SOPRA DANTE 87

ogni parte del corpo toccare, con ogni parte essere tocco e strlgnersi, e della morbidezza di quello miseramente consolarsi; mostrando per questo, l’ultimo e maggiore diletto di così miserabile appetito, stare nelle congiunzioni corporali ogni mezzo rimosso. Le quali due detestabili operazioni punisce la divina giustizia similmente per congiunzione, ma non uniforme l’una e l’altra punisce perciocchè dove la predetta fu molto desiderata e molto dilettevole a’ corpi, così questa è odiata, e s’elle potesser fuggita dalle dannate anime. È adunque la bufera nel testo dimostrata impetuosissima; e quanto per venire al peccato i pensieri del cuore e i movimenti del corpo con fatica s’esercitarono, cotanto nello eterno supplicio loro gira e rivolge e trasporta; e oltre a ciò, in quella cosa che fu più desiderata da loro, e che maggior piacere prestò a’ disonesti congiugnimenti, in quella medesima dolorosamente gli aflllgge; intantochè essi molto più desiderano di mai non toccarsi, che di toccarsi non desideraron peccando: e la cagione è manifesta; perciocchè l’impeto di questa bufera, il quale in qua e in la, e di giù e di su gli trasporta, con tanta forza l’un nell’altro riscontrandosi percuote, che il diletto da loro avuto nel congiugnersi insieme fu niente, a comparazione della pena la quale in inferno hanno nel riscontrarsi: le quali cose se bene si considerano, assai bene si vedrà, l’autore far corrispondersi col peccato la pena.