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SOPRA DANTE 39

ragguardevole bellezza, fu Teseo figliuolo d’Egeo re d’Atene tirato in Oebalia a volerla rapire: la quale esso là trovata giucare, secondo il lor costume, nella palestra con gli altri fanciulli di sua età, conosciutala la rapì, e portonnela ad Atene: e quantunque per la troppo tenera età altro che alcun bacio torre non le potesse, pure alquanto maculò la verginale onestà. Qui si può muovere un dubbio, conciosiacosachè tutti gli antichi scrittori a questo s’accordino, che Teseo prima, e poi Paris la rapissono, come questo debba potere essere. Fu nondimeno poi costei da Elettra madre di Teseo, non essendo Teseo in Atene, renduta a Castore e a Polluce suoi fratelli raddomandantila. Altri dicono che Teseo l’avea raccomandata a Proteo re d’Egitto, e che esso in assenza di Teseo l’aveva renduta a’ fratelli. Poi appresso essendo pervenuta ad età matura, fu maritata a Menelao re di Lacedemonia: e dopo alquanto tempo, essendo esso andato in Creti, fu da Paris Troiano rapita di Lacedemonia e portatane in Troia: e secondochè alcuni dicono, di consentimento di lei. Altri dicono che ella fu dal detto Paris rapita d’un’isola chiamata Citerea, dove ella ad un certo sacrificio che vi si faceva, secondo il costume antico vegghiava la notte nel tempio dello Dio, al quale il sacrificio facevano, con l’altre donne della contrada. E son di quelli che affermano senza sua saputa, o volontà questo essere stato fatto (Qui del modo del vegghiare, e come di qua il recarono i Marsillesi, e donde vennero le vigilie.) In Troia dimorò venti anni, come di sopra dicemmo: ed essendo stato ucciso Paris da Pirro, si rimaritò a Deifebo suo