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300 COMENTO DEL BOCCACCI

tro, cioè per i ragionamenti loro comprende qual sia il loro stato intrinseco, esso gli trova pieni di perverse e dannabili opinioni, di malvagia dottrina, e d’intendimenti intorno a’ sensi della Scrittura di Dio tanto discordanti alla verità, che assai manifestamente appare, loro esser pieni di cose troppo più abominevoli, che l’ossa o’ corpi de’ morti non sono; perciocchè l’ossa de’ morti, quantunque sieno orribili a riguardare, non possono ad alcuno nuocere; ma il puzzo del veneno delle opinioni degli eretici, è cosa la quale uccide l’anime che dentro a sè il ricevono; e perciò gli eretici sono ne’ loro intrinseci sentimenti, molto più sozzi e più orrìbili ch’e’ sepolcri aperti, e per questo assai convenientemente si possono assomigliare a’ sepolcri: e quinci estimo, perciocchè ne’ sepolcri, a’ quali i lor corpi simiglianti furono, portarono la loro eretica pravità, e quella di quegli traendo seminarono e sparsero, e con esso loro molti stolti nelli loro errori trassono, che l’autore volesse che essi nell’altra vita ne’ sepolcri piagnessero insieme con i loro seguaci. E perciocchè essi le loro false e riprovate opinioni, siccome freddi dell’ardore dello Spirito santo, ostinatamente servarono, credo voglia l’autore, che nel fuoco eterno senza pro’ si riscaldino, e la lor freddezza maturino. Ma potrebbesi qui muovere un dubbio e dir così: e’ pare che l’autor voglia nel canto XI. di questo libro, che dentro alla città di Dite si punisca solamente la bestialità e la malizia; e queste mostra punirsi in diversi cerchi, i quali descrive essere di sotto al luogo, dove allora si ritrova, e passato questo luogo dove gli ere-