Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo II, 1831.djvu/299


SOPRA DANTE 295

di questa e or di quella cosa ec. Che esse convertissono in sassi coloro i quali le riguardavano, credo essere stato detto, perciocchè tanta e sì grande era la lor bellezza, che come da alcuno veduta era, così diventava stupido e attonito, e quasi mutolo e immobile per maraviglia, non altrimenti che se sasso divenuto fosse. Gorgoni furon chiamate, perciocchè secondochè Teodonzio dice, essendo dopo la morte del padre loro rimase ricchissime, con tanta sollecitudine e avvedimento curarono le cose, nelle quali consistevano le loro ricchezze, le quali il più erano in terre, che dalli loro uomini furono chiamate Gorgoni, il qual nome suona cultrici di terra1. Ma Fulgenzio, il quale intorno alle fizioni poetiche ebbe mirabile e profondo sentimento, par che senta tutto altrimenti; perciocchè egli scrive essere tre generazioni di paura, le quali per i nomi di queste tre sorelle si dimostrano; e primieramente dice, che Steno è interpetrata debilità, cioè principio di paura, il quale solamente debilita l’animo di colui in cui cade. Appresso dice, che Euriale è interpetrata lata profondità, cioè stupore o amenzia, la quale con un profondo timore sparge e disgrega l’animo debilitato. Ultimamente dice, che Medusa significa oblivione, la quale non solamente turba l’avvedimento dell’animo, ma ancora mescola in esso caligine e oscurità. Delle quali cose possiamo al nostro proposito raccogliere, sotto il nome di questa Medusa essere, come di sopra è stato detto, chiamata la ostinazione, in

  1. Codice legge: cubrici di terra.