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294 COMENTO DEL BOCCACCI

tempi valoroso e potente giovane; laonde egli a dover questa cosa mostruosa tor via venne di Grecia, là dove Medusa dimorava, e quivi armato con lo scudo di Pallade, la vinse e tagliolle la testa, e con essa se ne ritornò in Grecia. E questo quanto alle fizioni basti, e veggiamo quello che sotto questo voglian sentire coloro che finsono, e poi al nostro proposito il recheremo. Puossi adunque leggiermente concedere queste sorelle essere state figliuole di Forco; ma perchè dette sieno figliuole d’un mostro marino, credo preso fosse dalla loro singular bellezza, l’ammirazion della quale non lasciava credere al vulgo ignorante, lor potere esser nate di femmina come l’altre nascono; ma di questo sia la quistione terminata. Che esse avessero tra tutte e tre solamente un occhio, par che credano Sereno e Teognide, antichissimi istoriografi, per ciò essere detto, perchè esse tutte e tre fossero d’una medesima e ugual bellezza, e per questo fosse un medesimo il giudicio di tutti coloro i quali le riguardavano: altri voglion dire che esse tra tutte e tre avessero un solo regno, e quello vicendevolmente reggessero, e per quello vedessero, cicè valessono. L’esser giaciuta con Nettuno, niuna altra cosa dimostra se non essersi dilettata dell’abbondanza delle cose, e però nel tempio di Minerva, perchè ella mostrò molte lucrative arti, per le quali l’abbondanza diventa maggiore. I crini esser convertiti in serpenti, niuna altra cosa vuole mostrare se non le sustanze temporali, le quali per i capelli si dimostrano, convertirsi in amare e mordaci sollicitudini di coloro che l’hanno; perciocchè temono or