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SOPRA DANTE 23

figliuolo, e massimamente in ciò, che esso ancora non avea barba; e che nella voce puerile era simile a lei, e similmente nelle lineature del viso; estimò potere sè, in persona del figliuolo, presentare agli eserciti del padre: e per potere meglio celare l’effigie giovanile, si coperse la testa con una mitra, la quale essi chiamavan tiara, e le braccia e le gambe si nascose con certi velamenti. E acciocchè la novità dell’abito non avesse a generare alcuna ammirazione di lei in coloro che dattorno le fossero, comandò a tutti che quello medesimo abito usassero. E in questa forma dicendo sè esser Ninia, sè medesima presentò agli eserciti: e così avendo acquistata real maestà, severissimamente servò la disciplina militare: e con virile animo ardì non solamente di servare l’imperio acquistato da Nino, ma ancora d’accrescerlo; e a niuna fatica, che robusto uomo debba poter sofferire, perdonando, si sottomise Etiopia, e assalì India, nella quale alcun altro mortale fuor che il marito non 1 era stato, insino a quel tempo, ardito d’entrar con arme. Ed essendole in molte cose ben succeduto del suo ardire, non dubitò di manifestarsi esser Semiramis, e non Ninia, a’suoi eserciti. Essa oltre alle predette cose, pervenuta in Babilonia antichissima città, da Nembrot edificata, e veggendola in grandissima diminuzion divenuta, a quella tutte le mura riedificò di mattoni: e quelle rifece di mirabile grossezza, d’altezza e di circuito: e parendole aver molto fatto, e posto tutto il suo imperio in riposo, tutta si diede

  1. Manca questo non nel MS.