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204 COMENTO DEL BOCCACCI

Ed è questa ira men curabile in quanto è nascosa, perciocchè nè amico nè altri può a questi cotali persuadere alcuna cosa, per la quale questa ira nascosa si diminuisca o si lasci; perchè segue esser di necessità, o che per vendetta, o che per lunghezza di tempo, nella quale ogni cosa diminuisce, ella intiepidisca e ismaltiscasi e ritorni in niente. E son questi cotali non solamente a sè medesimi molesti, ma ancora alle lor famiglie, a’ compagni e agli amici, co’ quali essi, stimolati dalla turbazione intrinseca, vivere con alcuna consolazione non possono. E da questa spezie d’ira sono infestati maravigliosamente quegli che son di complessione malinconica, perciocchè in essi, per la grossezza dell’umor terreo, la impression ricevuta persevera lungamente. La terza maniera di questi iracundi sono alcuni, i quali adirati in alcuna maniera non lascian l’ira, nè per consiglio d’alcuno nè per lusinga, nè ancora per lunghezza di tempo, senza avere presa vendetta dell’offesa la quale par lor avere ricevuta: e questi sono pessimi adirati; perciocchè come assai chiaramente vedersi può, essi hanno l’ira convertita in odio. Della qual maladizione fieramente son maculati i Toscani, e tra loro in singularità i Fiorentini, i quali per alcuno ammaestramento datoci non ci sappiamo recare a perdonare; e che ancora è molto peggio, mandandoci Domeneddio per questo il giudicio suo sopra, tanto impazientemente il comportiamo, che di questo male in molti altri strabocchevolmente trapassiamo, bestemmiandolo, rinnegandolo, e chiamandolo ingiusto non volendoci per alcuna maniera ricordare delle