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SOPRA DANTE 179

ranno, perciocchè l’allegoria, la quale io ho al presente data a questo cane infernale, cioè a Cerbero, non è conforme a quella la quale gli diedi nella esposizione allegorica del precedente canto, dove mostrai lui significare il vizio della gola, e qui dimostro io per lui significare tre spezie d’avarizia. Ma io non voglio che di questo alcuno prenda ammirazione, perciocchè la divina Scrittura è tutta piena di simili cose, cioè che una medesima cosa ha non solamente uno, ma due e tre e quattro sentimenti, secondochè la varietà del luogo dove si trova richiede: la qual cosa, acciocchè voi per manifesto esemplo veggiate, mi piace per alcuna figura, e per la verità de’ sensi di quella mostrarvelo. Leggesi nel Genesi, che il serpente venne ad Eva, e confortolla che assaggiasse del cibo, il quale 1’era stato comandato che ella non assaggiasse: e poi per questo serpente doversi intendere il nemico della umana generazione, tutti i santi uomini e dottori della chiesa s’accordano. Similmente scrive san Giovanni nell’Apocalissi, che fu fatta una battaglia in cielo, come nell’esposizione litterale è detto, nella quale san Michele Arcangiolo uccise il serpente; e per questo serpente, similmente s’intende per tutti il nemico nostro antico: perchè potete vedere per gli esempli posti, per lo serpente intendersi il diavolo. Ma in altra parte nella Scrittura si legge, che essendo il popolo d’Israel venuto dietro a Moisè, in parte del deserto piena di serpenti, e che questi serpenti trafiggevano e molestavano forte il popolo, e non solamente gli offendeano d’infermità, ma egli ve ne morivano per le tra-