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178 COMENTO DEL BOCCACCI

coloro, i quali con grandissimo suo pericolo e fatica ragunano d’ogni parte e in qualunque maniera, acciocchè tengano, e servino e guardino, e nè a sè nè ad altri dell’acquistato fanno prò’ o utile alcuno. La terza spezie è quella di coloro, i quali non per alcuna sua opera, o ingegno o fatica, ma per opera de’ suoi passati ricchi divengono, e di queste ricchezze sono sì vigilanti e studiosi guardiani, che essi non altrimenti che se da altrui loro fossero state deposte le servano, nè alcuno ardire hanno di toccarle: e questi cotali sono da dire tristissimi e miseri guardiani di Dite. I serpenti i quali sono a Cerbero aggiunti alle chiome, sono da intendere per le tacite e mordaci cure, le quali hanno questi cotali intorno all’acquistare e al guardare l’acquistato. Oltre a questo gli antichi chiamarono questo Plutone Orco, siccome appare nelle Verrine di Tullio, quando dice: ut alter Orcus venisse Ætnam, et non Proserpinam, sed ipsam Cererem rapuisse videbatur etc. Il quale dice Rabano così essere chiamato, perciocchè egli è ricettatore delle morti; conciosiacosachè egli riceva ogni uomo di che che morte si muoia, e cosi l’avaro ogni guadagno riceve di che che qualità egli si sia. E questo basti ad aver detto intorno a quello che per Plutone si debba intendere in questo luogo, il che raccogliendo, sono le ricchezze, e i malvagi guardatori e spenditori di quelle e così significherà questo demonio il peccato, e la cagion del peccato, il quale in questo quarto cerchio miseramente si punisce.

Son certo che ci ha di quegli che si maraviglie-