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174 | COMENTO DEL BOCCACCI |
E oltre a questo gli attribuirono un carro siccome al sole; ma dove quello del sole ha quattro ruote, disson questo averne pur tre, e chiamarsi triga: e quello dissero esser tirato da tre cavalli, ì nomi de’ quali dissono esser questi, Meteo, Abastro e Novio. E oltre a ciò, acciocchè senza moglie non fosse, dice Ovidio, esso aversela trovata in così fatta maniera: che essendosi un dì Tifeo con maravigliose forze ingegnato di gittarsi da dosso Trinacria, alla quale egli è sottoposto, parve a Plutone che se questo avvenisse, essere possibile a dover poter trapassare infino in inferno la luce del giorno; e perciò venuto a procurare come fondata e ferma fosse Trinacria, e a quella andando d’intorno, ed essendo pervenuto non lontano a Siragusa, gli venne veduta in un prato una vergine chiamata Proserpina, la quale con altre vergini andava cogliendo fiori; e perciocchè essa sprezzava le fiamme di Venere, e recusava i suoi amori, avvenne che come Plutone veduta l’ebbe, subitamente s’innamorò della sua bellezza e perciò piegato il carro suo, n’andò iu quella parte, e presa Proserpina, la quale di ciò non sospicava, seco ne la portò in inferno, e quivi la prese per moglie. E oltre a questo dicono, lui avere avuto un cane, il quale aveva tre teste, ed era ferocissimo, e quello avere posto a guardia del suo regno: del quale cane dice cosi Seneca tragedo nella tragedia d’Ercole furente:
Post haec avari Ditis apparet domus.
Hic saevus umbras territat Stygius canis,
Qui trina vasto capita concutiens sono
Regnum tuetur: sordidum tabe caput