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SOPRA DANTE 157

cioè ne’ loro rammarichii dicendo sè esser male trattati da lei, dove sono trattati bene, e molto meglio che essi non son degni.

Ma ella s’è beata, cioè eterna, e ciò non ode,

cioè le bestemmie e’ rammarichii, Con l’altre prime creature, cioè co’ cieli e con le intelligenze separate, lieta, Volge sua spera, cioè sua ruota, per la quale si descrivono le sue veloci circunvoluzioni delle sustanze temporali, e beata si gode, non curando di queste cose. Ora avanti che più oltre si proceda, è da vedere che cosa sia questa fortuna, della qual qui l’autore domanda Virgilio: quantunque molte cose in dimostrarlo n’abbia dette l’autore, e conchiudendo mostri di volere lei essere una ministra di Dio, posta sopra il governo delle cose temporali; dalla qual conclusione non è mia intenzion di partirmi, ma di dilucidarla alquanto più, secondochè iddio mi presterà: e come che molti per avventura abbian creduto o credano, io estimo questa ministra de’ beni temporali, non essere altro se non l’universale effetto de’ varii movimenti de’ cieli, i quali movimenti si credono esser causati dal nono cielo, e il movimento uniforme di quello esser causato dalla divina mente; e per conseguente dato da essa amministratore e ordinatore de’ beni temporali, de’ quali essi movimenti de’ cieli sono causatori; e dicesi dato ministro, piuttosto a dimostrazione, che cosa possa essere questo nome fortuna attribuito a questi mutamenti delle cose, che perchè alcun ministerio è di bisogno, se non essa medesima operazion de’ cieli: e perciocchè di questo effetto sono propin-