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152 COMENTO DEL BOCCACCI

za, ad ogni parte, mondana e alta a ricevere, splende, cioè, splendendo infonde.

Distribuendo egualmente la luce.

Dice egualmente non in quantità, ma secondo la indigenza della cosa che quella luce o influenza riceve: egualmente, cioè con eguale affezione e operazione distribuiscono nelle creature la potenza loro. E poi segue, che come Domeneddio ha queste intelligenze preposte a conducere i cieli, e a distribuire i loro effetti ne’ corpi inferiori, così

Similemente agli splendor mondani,

cioè alle ricchezze, e agli stati, e alle preeminenze del mondo,

Ordinò general ministra e duce,

Che permutasse a tempo, cioè di tempo in tempo, li ben vani, cioè le ricchezze e gli onori temporali, i quali chiama beni vani, perciocchè in essi alcun salutifero frutto non si trova nè stabilità; e volle che questa cotal duce, cioè ministra, tramutasse questi beni vani Di gente in gente, cioè d’una nazione in un’altra, siccome noi leggiamo essere infinite volte avvenuto ne’ tempi passati nelle gran cose non che nelle minori. Noi leggiamo il reame e l’imperio degli Assiri esser trapassato ne’ Medii, e de’ Medii ne’ Persi, e de’ Persi ne’ Greci, e de’ Greci ne’ Romani; e lasciando star gli antichi, de’quali di molti altri regni e signorie si potrebbe dire il simigliante, noi abbiamo veduto ne’ nostri di la gloria e l’onore dell’armi e della magnificenza de’ Franceschi esser trapassata negl’Inghilesi e quivi non è da credere che ella debba star ferma, ma come in coloro è stata