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10 COMENTO DEL BOCCACCI

Poi ivi a certo tempo essendo ad Atene venuto per sorte, che Teseo figliuolo del re Egeo dovesse con gli altri, che per tributo eran mandati, venire in Creti; e quivi venuto, secondochè Ovidio scrive, con certe arti mostrategli da Adriana figliuola di Minos, vinse il minotauro ed ucciselo, e da così vituperevol servigio liberò gli Ateniesi: e occultamente di Creti partendosi, seco ne menò Adriana e Fedra, figliuole di Minos. E Dedalo d’altra parte, fatte ali a sè e al figliuolo, di prigione uscendo se ne volò in Cicilia, e di quindi a Baia: la qual cosa sentita da Minos, con armata mano incontanente il seguitò: ma esso appo Camerino in Cicilia, secondochè Aristotile scrive nella Politica, fu dalle figliuole di Crocalo ucciso. Dopo la morte del quale, perciocchè esso avea leggi date a’ Cretensi, e con giustizia ottimamente gli avea governati, i poeti fingendo dissero, lui essere giudice in inferno: e di lui scrive così Virgilio.

Quaesitor Minos urnam movet: ille silentum
Conciliumque vocat, vitasque, et crimina discit etc.

Ma perciocchè non pare per le fizioni sopraddette, s’abbia la verità dell’istoria di Minos, par di necessità di rimuover la corteccia di quella, e lasciare nudo il senso allegorico, nel quale apparirà più della verità della storia: dico più; perciocchè tra le fizioni medesime n’è parte mescolata. Vogliono adunque i poeti sentir per Mercurio, mandato a far venire gli armenti d’Agenore dalla montagna alla marina, alcuna eloquente persona, mandata come mezzana da Giove ad Europa, e per la forza della eloquenza di questa cotal persona, essere Europa condotta alla marina, dove