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SOPRA DANTE 337

baptizari, et quomodo coarctor, usquedam perficiatur? E in questo credo esser battezzati coloro, li quali disposti a ricevere il battesimo, s’avacciano di pervenire a colui che secondo il rito ecclesiastico il può battezzare, e in questo avacciarsi soprapprenderli alcuni nemici uomini che gli uccidono, o altro caso, avantichè al luogo destinato possan venire. Nel primo, come detto è, furon battezzati i Giudei: Esodi: Divisa est aqua, et ingressi sunt filii Israël per medium sicci maris. Nel secondo son battezzati quelli li quali noi chiamiamo rinati, de’ quali dice l’Evangelio: qui crediderit, et baptizatus fuerit, salvus erit. Nel terzo sono battezzati quelli li quali delle lor colpe pentuti sono; e di questi dice l’Evangelio: Nisi quis renatus fuerit ex aqua, et Spiritu Sancto, non intrabit in regnum coelorum. Nel quarto sono battezzati i martiri, de’ quali similmente dice l’Evangelio: Calicem quidem meum bibetis, etc. E se in quegli che in questo cerchio dannati sono ben si riguarda, alcuni non ve n’è, se non fosse già Seneca, del quale è assai detto nella lettera, che d’alcuno di questi battezzati, o vero battesimi, battezzato fosse. Sono adunque questi cotali solamente per continui sospiri e per difetto di speranza puniti, la qual pena assai pare che si confaccia al peccato. Fu il peccato originale con soavità e dolcezza di gusto commesso, e però qui per amaritudine di sospiri mandati dal cuor fuori si punisce; cioè per dolorosa compunzione in perpetuo, quegli che con esso in questo mondo muoiono, menano amara vita nell’altro: e come i primi parenti per quello sperarono dovere

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