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78 | IL FILOSTRATO |
CXL.
Ma se alcun prego vai nel tuo cospetto,
Ti prego, dolce e caro mio fratello,
Che tutto ciascun nostro fatto o detto
Occulto sia; tu puoi ben veder quello
Che seguir ne potria, se tale affetto
Venisse a luce: deh parlane ad ello,
E fannel savio, e come tempo fia,
Io farò ciò che ’l suo piacer disia.
CXLI.
Rispose Pandar: guarda la tua bocca,
Che el per sè, nè io, mai il diremo.
Ora hammi tu, diss’ella, per sì sciocca,
Che vedi di paura tutta tremo
Che non si sappia, ma poichè ti tocca
L’onore e la vergogna che n’avremo
Siccome a me, passerommene in pace,
E tu ne fa’ omai come ti piace.
CXLII.
Pandar disse: di ciò non dubitare,
Che in ciò avremo ben buona cautela;
Quando vuoi tu che ti venga a parlare?...
Tiriamo ormai a capo questa tela;
Che ’l farlo tosto, poichè si dee fare,
Fia molto meglio, e molto me’ si cela
Dopo il fatto l’amor, poscia ch’avrete
Composto insieme ciò che far dovrete.