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PARTE SECONDA | 45 |
XLI.
Chi è dunque colui che si diletta
Sì di vedermi? Griseida disse.
A cui Pandaro allora: giovinetta,
Poichè colui che il mondo circonscrisse,
Fece il primo uom, non credo più perfetta
Anima in alcun altro mai inserisse,
Che quella di colui che t’ama tanto,
Che dir non si potrebbe giammai quanto.
XLII.
Egli è d’animo altiero e di linguaggio,
Onesto molto, e cupido d’onore;
Di senno natural più ch’altro uom saggio,
Nè di scïenza n’è alcun maggiore;
Prode ed ardito, e chiaro nel visaggio;
Io non potrei dir tutto il suo valore;
Deh quanto ell’è felice tua bellezza,
Poichè tal uomo più ch’altra l’apprezza!
XLIII.
Ben’è la gemma posta nell’anello,
Se tu se’ savia come tu se’ bella.
Se tu diventi sua, così com’ello
È divenuto tuo, ben fia la stella
Giunta col sole; nè mai fu donzello
Giunto sì bene ad alcuna donzella,
Come tu seco, se savia sarai:
Beata a te se tu ’l conoscerai.