Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
140 | IL FILOSTRATO |
LXXXII.
Questi e molt’altri parlar femminili,
Quasi quivi non fosse, udiva quella,
Senza risponder, tenendogli a vili;
E non potea celar la faccia bella,
Gli alti pensier ch’avea d’amor gentili,
Venuti in lei per l’udita novella;
Il corpo era ivi, e l’anima era altrove,
Cercando Troilo senza saper dove.
LXXXIII.
E queste donne che far le credeano
Consolazione stando, sommamente
Parlando seco assai le dispiaceano,
Come a colei che sentia nella mente
Tutt’altra passïon che non vedeano
Color che v’erano, ed assai sovente
Donnescamente accomiatava quelle,
Tal voglia avea di rimaner senz’elle.
LXXXIV.
Non potea ritenere alcun sospiro,
E tal fïata alcuna lagrimetta
Cadendo, davan segno del martiro
Nel qual l’anima sua era costretta:
Ma quelle stolte che le facean giro
Credevan, per pietà, la giovinetta
Far ciò, ch’avesse d’abbandonar esse,
Le quali esser solean sue compagnesse.