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la donna sia ricca, grande e nobile più che il giovane, in qualunque grado o dignità si sia, ch’ella deggia più tosto dal giovane essere amata che quella che alcuna cosa è meno di lui, però che l’animo dell’uomo a seguire l’alte cose fu creato, dunque avanzarsi e non avvilirsi dee. Appresso ne dice un volgare proverbio: "Egli è meglio ben desiare che mal tenere". Però amisi la più nobile donna, e la meno nobile con giusta ragione si rifiuti per nostro giudicio -.

Disse allora la piacevole Pola: Reina, altro giudicio sarebbe per me di tal quistione donato come udirete. Noi naturalmente tutti più i brievi che i lunghi affanni disideriamo: e che minore e più brieve affanno sia ad acquistare l’amore della meno nobile che quello della più, è manifesto: dunque si dee seguire, con ciò sia cosa che già si possa della minore dire acquistato quello che della maggiore è ad acquistare. Appresso, amando un uomo una donna di maggiore condizione che egli non è, molti pericoli ne gli possono seguire: né però ultimamente n’ha maggior diletto che d’una minore. Noi veggiamo ad una gran donna avere molti parenti, molta famiglia, e tutti riguardare ad essa sì come solleciti guardatori del suo onore, de’ quali se alcuno di questo amore s’avvedesse, com’io già dissi, all’amante grave pericolo ne può seguire: quello che della meno nobile non potrebbe così di leggiere avvenire. I quali pericoli ciascuno a suo potere dee fuggire, con ciò sia cosa che chi riceve s’ha il danno, e chi ’l sa se ne ride, dicendo: "Ben gli sta; dove si metteva egli ad amare?". Né ancora si muore più che una volta, per che ciascuno dee ben guardare come quella una viene a morire, e dove, e per che cagione. E