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per la potenza de’ sommi iddii, s’incominciò ad ingegnare di farmi scredere ciò che io per lo sospirare avea pensato: ma ciò fu niente, però che nel cuore mi s’accese una ira sì ferocissima, che quasi con lei non mi fece allora crucciare, ma pur mi ritenni. E certamente mai dell’animo partire non mi si poté che costei colui o altrui non amasse più di me: e tutti quelli pensieri, i quali altra volta in mio aiuto recava, cioè ch’ella più ch’altro me amasse, ora tutti in contrario li estimo, imaginando che fittiziamente abbia detto e fatto ciò che per adietro ha operato; di che dolore intollerabile sostengo. Né a ciò alcuno conforto vale; ma però che vergogna sovente raffrena il volere ch’io ho di dolermi più che di rallegrarmi, non continuo il mio dolore sì ch’io ne faccia alcuni avedere, ma, brievemente, io mai sanza sollecitudine e pensieri non sono, i quali molta più noia mi danno ch’io non vorrei. Adunque appara a sostenere le minori cose, poi che a me le maggiori vedi con forte animo portare nascose". Al quale io risposi che non mi parea che in niuno modo il suo dolore, ben che fosse grande, si potesse al mio agguagliare. E egli mi rispondea il contrario: e così in lunga quistione dimorammo, partendoci poi sanza niuna diffinizione. Priegovi ne diciate quello che di questo voi terreste -.

- Giovane - disse la reina, - gran pena è la vostra, e torto ha la donna di non amarvi; ma tutta fiata il vostro dolore può essere da speranza aiutato: quello che del vostro compagno non avviene, però che, poi ch’egli è una volta entrato in sospetto, niuna cosa nel può cacciare. Dunque continuamente sanza conforto si dorrà mentre l’amore durerà: e però, secondo il nostro giudicio,