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chi salvare si volea si ristringesse. A cui Ilario cominciò così: Noi prima fedelmente crediamo, e semplicemente confessiamo uno solo Iddio etterno e incommutabile e vero, in cui ogni potenza dimora. Crediamo lui incomprensibile e ineffabile Padre, Figliuolo e Santo Spirito, tre persone in una essenzia, in una sustanzia, overo natura semplice omnino. Crediamo il Padre da niuno creato, il Figliuolo dal Padre solo e lo Spirito Santo da ciascuno procedere: né mal ebbono principio e così sempre saranno sanza fine. Crediamo lui di tutte le cose principio e creatore delle visibili e invisibili, delle spirituali e corporali. Crediamo lui dal principio aver creato di niuna cosa la spirituale e corporale creatura, cioè l’angelica e la mondana, e appresso l’umana, quasi comune di spirito e di corpo. Crediamo che questa santa e individua Trinità al profetato tempo desse all’umana generazione salute, e l’unigenito Figliuolo di Dio di tutta la Trinità comunemente della Vergine, cooperante il Santo Spirito, fu fatto vero uomo di razionale anima e di corpo composto, avendo una persona in due nature. Egli veramente ne mostrò la via della verità, con ciò sia cosa che, secondo la divinità, immortale e impassibile fosse, secondo l’umanità si fece passibile e mortale. Il quale ancora per la salute dell’umana generazione crediamo che sopra il legno della croce sostenesse passione e fosse morto, e discendesse all’inferno, e risuscitasse da morte e salisse in cielo. E crediamo che veramente egli discendesse in anima, e risuscitasse in carne, e salisse in cielo parimenti con ciascuna. E crediamo che nella fine del secolo egli verrà a giudicare i vivi e i morti, e a rendere a ciascuno