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quella una volta l’anno saranno contenti, e poi che le loro frondi poco durabili cadute fieno, in quel colore che per eclissi ne dicesti rivolgere, maturandosi, le tue bocciole torneranno: e quelle tanto dal tuo pedale fieno guardate, quando le frondi, di verdi tornate in gialle, fiano dal primo autunno percosse". E questo detto, il bel corpo in gracile fusto mutossi, a cui le gambe in pilose barbe e le braccia in pungenti rami, e la verde vesta in verdi frondi si mutaro, e ’l candido viso e le belle mani bianche rose sopra quelle rimasero in questo luogo.

Diana, la cui ira non molto era mancata, stette sopra la timidissima Annavoi, dicendo: "Ancora che la vendetta s’indugi, non menoma il dolore del dolente ricevitore di quella. Tu, perfida ucciditrice de’ miei suggetti, sempre il commesso male mostrerai. Tu in essiguo corpo e debile a ciascuno offenditore, ti muterai, e nella sommità di quello partorirai un fiore, il quale, chiuso, in cinque frondette verdi mostrerà le tre età varie de’ miei sudditi, e, aperto, paleserà i mal tolti tesori, dintorno a’ quali i cinque cuori de’ miei suggetti si vedranno"; né disse più. E questa subitamente in quella forma e in quel modo che Asenga si mutò, e essa similmente; ma i fiori furono diversi, ché dove Asenga in bianco fiore con molte frondi, Annavoi in vermiglio con cinque sole, e in mezzo gialla, si trasformò. E questo fatto, gl’iddii tornarono ne’ loro regni, e l’aere cacciò i suoi nuvoli e rimase chiaro -.

Con maraviglia ascoltò Filocolo infino a qui la parlante giovane, dicendo poi: O giusta vendetta, quanto dei tu essere temuta da ciascuno che queste cose ascolta! Assai sostenne la divina pietà, ché certo