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Aspro guiderdone porgevano i cieli sopra i parenti di Filocolo per le loro operazioni. Essi, per la sua partita rimasi con dolore inestimabile, spendevano i loro giorni in lagrime e in prieghi: la superflua malinconia di loro medesimi fa loro perdere ogni sollecitudine. I reali visi con miserabile aspetto mostrano avere la dignità perduta. I pianti hanno inasprite le guance, e il dolore ha congiunta la dolente pelle con l’ossa; e i capelli e la barba, più bianchi che non soleano, danno de’ pensieri e degli affanni convenevoli testimonianze; e i vestimenti oscuri, portati più lunga stagione che la loro grandezza non dava, non lasciava loro né altri rallegrare. Essi, ben che col corpo ne’ loro palagi dimorassero, seguivano con la mente il caro figliuolo, faccendo del suo cammino diverse imaginazioni, sempre temendo. Né udivano alcuna