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detto, dirizzatosi verso Ircuscomos, il quale davanti a sé vedea, gridando disse: Ahi, crudel barbaro, oggi la tua crudeltà avrà fine: la tua morte sarà merito della mia lancia! - E corsogli sopra, dirizzata verso lui la lucente punta, il ferì nello scudo, sopra ’l quale quella si ruppe sanza offenderlo niente. Il barbaro, questo vedendo, con altissime voci richiama la sparta masnada sopra i sette compagni, non avendo ancora veduto l’ottavo: e sì come il porco poi che ha sentite l’agute sanne de’ caccianti cani, squamoso con furia si rivolge tra essi, magagnando qual prima con la sanna giunge, così Ircuscomos rabbioso, con ispiacevole mormorio, con una mazza ferrata in mano sopra cavallo con tutta sua forza si dirizzò per ferire Ascalion sopra la testa. Ma Ascalion, savio, lo schifa, e, mentre che il peso del corpo tira Ircuscomos abasso, Ascalion, tratta la spada, il fiere sopra il sinistro omero sì forte, che di poco non il braccio con tutto lo scudo gli mandò a terra. Ircuscomos sente la doglia, e ricoverato il corpo, fiere sì forte Ascalion sopra l’elmo, che, fatto di quello molti pezzi, lui tutto stordito fé bassare sopra il collo del suo cavallo; ma poco stato, tornato in sé, si levò più fiero. E come tal volta il leone, poi che ’l suo sangue in terra vede, diviene più fiero, così Ascalion, divenuto più sopra il barbaro animoso, con la spada in mano tornò verso lui, e dandogli più colpi, uno con tutta sua forza ne gli diede dove ferito l’avea sopra l’omero altra volta, e mandò in terra il braccio con tutto lo scudo. Il libiano, doloroso di tale accidente, non però lascia di ferire Ascalion; ma egli spaventato del gran colpo, gli altri sopra lo scudo riceve. Ma Ircuscomos già debile per