Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 2, 1829.djvu/208

paura del sopravenuto pericolo esca -. Costoro d’una parte e d’altra d’ammirazione ripieni, udendo ricordare il nome di Filocolo, così come i furiosi tori, ricevuto il colpo del pesante maglio, qua e là sanza ordine saltellano, così costoro sanza memoria dolenti corrono alle loro armi: Bellona presta maraviglioso aiuto a tutti. Dario, contento de’ pericoli per amore di Bellisano, sanza pensare a’ ragunati beni o a sé quello che avvenire possa, apparecchia a sé e a tutti cavalli di gran valore, e armato con loro insieme monta a cavallo, e sanza modo ora qua ora là scorrendo fra la folta gente, che a vedere correa, dietro all’armato campione si mettono con le lance in mano: e venuti sopra il pieno prato veggono il fummo grande e il circunstante popolo. Crede Ascalion veramente che in quello Filocolo e Biancifiore sanza vita dimorino, ignaro del soccorso della santa dea, e, cruccioso perché tardi gli pare esser venuto a tal soccorso dare, disidera di morire. Egli si volta a’ compagni e dice: Signori, io credo che gl’iddii abbiano alle loro regioni chiamata l’anima di colui, per cui debitamente il vivere ci era caro, e come voi potete vedere, in disonesto e sconvenevole modo è stato di morire costretto. Io non so qual si sia il vostro intendimento, ma il mio è di morire combattendo, acciò che parte della vendetta della morte del mio signore adoperi. Io in niuna maniera intendo di riportare al vecchio re sì sconcia novella, però se alcuno di voi più disidera di rivedere Marmorina che questo intendimento seguire, torni indietro, mentre licito gli è sanza danno: e chi in un volere è con meco, con ardito cuore ferisca la nemica turba -. A queste parole niun’altra cosa fu risposto se