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andremo dunque più inanzi cercando che amare non si debbia più tosto la pulcella che la vedova? -.

- Voi - disse la reina - argomentate bene al vostro parere difendere; ma noi vi mostreremo con aperta ragione come voi dovete quello che noi di questa quistione tegnamo similemente tenere, se alla natura d’amore con diritto occhio si mira, così nella pulcella come nella vedova. E così nella vedova come nella pulcella il vedremo potere essere fermo e forte e costante: e in ciò Dido e Adriana ci porgono con le loro opere questo essere vero. E dove questo amore e nell’una e nell’altra non sia, niuna delle predette operazioni ne seguirà: dunque conviene che ciascuna ami, se quello che voi e noi già dicemmo vogliamo che ne segua. E però amando e la pulcella e la vedova, sanza andar cercando chi più distrettamente s’innamora, ché siamo certa della vedova, vi mostreremo che la vedova più sollecita è a’ piaceri dell’amante che la pulcella. E’ non è dubbio che tra l’altre cose che la femina ha sopra tutte cara è la sua virginità: e ciò è ragione, però che in quella tutto l’onore della seguente sua vita vi consiste, e sanza dubbio ella non sarà mai tanto da amore stimolata che ella volontieri ne sia cortese, se non a cui ella per matrimoniale legge si crederà per isposo congiungere. E questo noi non l’andiamo cercando, ché non è dubbio che chi vuole amare per isposa avere, che egli più tosto pulcella che vedova dee amare: dunque tarda e negligente sarà a donarsi a chi per tale effetto non l’amerà, e ella il sappia. Appresso, le pulcelle al generale sono timide, né sono astute a trovare le vie e’ modi per le quali i furtivi diletti si possono