Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 1, 1829.djvu/351

piangendo disse: Perchè non mi lasciate morire poi che la cagione m’avete porta? Questa morte potrà indugiarsi alquanto ma non fallire. Consentite innanzi ch’io muoia ora, ch’io viva con più dolore infino a quel termine che, sanza essere tenuto, mi fia licito d’uccidermi -. - O caro figliuolo, perchè il tuo padre e me, e tutto il nostro regno tanto vuoi far miseri? Confortati, che la tua Biancifiore vive -. A cui Florio rivolto disse: Le vostre parole non mi inganneranno più; con niuna falsità più potrete la mia vita prolungare -. - Certo - disse la reina - ciò che della sua morte abbiamo parlato, sanza dubbio è stato falsamente detto: ma al presente noi non ti mentiamo -. - E come poss’io credere - disse Florio - che voi ora diciate il vero, se per adietro siete usati di mentire? -. Disse la reina: Di ciò veramente ci puoi al presente credere; e se ciò forse credere non volessi, i tuoi occhi te ne possono rendere testimonianza, che questa che qui giace è un’altra giovane, e non Biancifiore -. - E come può questo essere - disse Florio - che tutta Marmorina piange la morte sua, e ciascheduno rende testimonio d’averla veduta mettere in questo luogo? -. - Di ciò non mi maraviglio io - disse la reina - che certo quelli che qui la misero credono che ella sia. Ma noi per darti questo a credere, acciò che tu la dimenticassi, demmo la voce che morta era Biancifiore, e una giovane morta in quell’ora che tal voce demmo, tratta della sua sepoltura occultamente, ornata de’ vestimenti di Biancifiore, qui a sepellire la mandammo: e che questa sia un’altra, com’io ti dico, tu il puoi vedere -. E fatta aprire la sepoltura, a tutti si manifestò che questa non era Biancifiore, ma