Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 1, 1829.djvu/262

venire a quel che disiderate, ditemi, se licito v’è, se questa vostra donna è bella, e chi ella è -. Rispose Fileno: Signor mio, mai ella non mi comandò ch’io dovessi il suo nome celare, nè la sua bellezza richiede d’essere tenuta, a chi disidera di saperla, occulta, nè a voi niuna cosa sarebbe da nascondere; e appresso mi fido tanto nel buono amore che io conosco ch’ella mi porta, che posto che alcuni il sapessero e volesserlami, amandola, torre, non poriano. Onde, poi che vi piace di saperlo, io vi dirò il nome, il quale udendo conoscerete quanta sia la bellezza. La donna di cui io tutto sono, e per cui io amorosamente sospiro, si chiama Biancifiore, e dimora ne’ reali palagi del vostro padre in compagnia della reina. Voi la conoscete meglio che io non fo, e sapete bene quanta sia la sua bellezza, e quinci potete vedere se per graziosa donna io sono da amore costretto -. Riguardollo Florio allora nel viso sanza mutare aspetto, e disse: Veramente vi tiene amore per bella donna, e ora mi piace più ciò che detto m’avete, che prima non facea. Ma una cosa vi priego che facciate, che saviamente amiate e guardatevi di non lasciarvi tanto prendere ad Amore, che a vostra posta partire non vi possiate da lui, però che io, il quale vivo pieno di sospiri, per niuna altra cosa mi dolgo, se non per che io vorrei da lui partirmi, e non posso; e la cagione è però che io amai già una donna, e ancora più che me l’amo, e per quello che vedere me ne parve, ella amò me sopra tutte le cose, e in luogo di vero amore ella mi donò questo anello, il quale io porto in dito e porterò sempre per amore di lei; e poco tempo appresso lasciò me e donossi ad un altro di molto minor condizione che io