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molte vittorie, e molti delle celestiali armi novelle vi rivestì. Ma poi, dopo molto combattere, trovata più resistente schiera sanza volgere viso o sanza alcuna paura l’ultimo colpo d’Antropos umile e divoto sostenne, e al cielo, per lungo affanno meritato, rendè la santa e gloriosa anima. I cui seguaci, dopo la sua passione, prese le martirizzate reliquie, in notabile luogo reverentemente le sepelliro non sanza molte lagrime. E ad etterna memoria di così fatto prencipe, poco lontano all’ultime onde d’occidente, sopra il suo venerabile corpo edificarono un grandissimo tempio, il quale del suo nome intitolarono, ardendo in esso continuamente divotissimi fuochi, rendendo in essi al sommo Giove graziosi incensi. E esso, giusto essauditore, non fu tanto nella sua vita valoroso resistente a’ difenditori della falsa oppinione, quanto dopo il suo ultimo dì fu molto più grazioso conservatore de’ suoi fedeli, però che Giove in servigio di lui, nel suo tempio essaudendo le debite orazioni, mirabili cose facea, onde la fama dell’occidentale Iddio risonava per l’universo. Certo ella passò in brieve tempo le calde onde dello orientale Ganges, e nelle boglienti arene di Libia fu manifesta, e dagli abitanti nelle ghiacciate nevi d’Aquilone fu saputa, però che egli non porgea risponsi, come far soleano i bugiardi iddii, ma con vere operazioni ne’ bisogni soccorrea e soccorre i divoti domandatori: e per questo più la santa fama per il mondo risuona.

Suona adunque la gran fama per l’universo della mirabile virtù del possente Iddio occidentale, e in te, o alma città, o reverendissima Roma, la quale igualmente