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LIBRO PRIMO 11

damento del suo padre l’unico figliuolo della somma altezza in terra, a sostenere per noi tante percosse d’Atropo, apportatore delle nuove armi in disusato modo, non operando in lui la natura il suo uficio come negli altri uomini. La terra come sentì il nuovo incarco della deità del figliuol di Giove, diede per diverse parti della sua circonferenza allegri e manifesti segni di futura vittoria agli abitanti; ed egli già in età ferma pervenuto, cominciò a riempiere la terra dell’apportate armi, e a fare avvedere coloro che con perfetta fede i suoi detti ascoltavano del ricevuto inganno porto dall’antico oste, i quali, come il perduto conoscimento riaveano, così delle nuove armi per loro difesa si guernivano, e contra gl’ignoranti la verità moveano varie battaglie e molte, e verso loro alcuno che ’l volesse non si trovava potere resistere, perocchè senza cura d’affanno e di corporale morte gli trovavano. E già delle vittorie de’ nuovi cavalieri entrati contro a Pluto in ca mpo tutto l’oriente ne risonava, ma ancora le loro magnifiche opere l’occidente non sentiva; quando il figliuol di Dio, avendo spogliata di molti prigioni l’antica Dite, ed essendo al suo padre ritornato, e mandato a’ prencipi de’ suoi cavalieri il promesso dono del santo ardore, volendo che l’ultimo ponente sentisse le sante operazioni, elesse un de’ suddetti prencipi, quello che più forte gli parve a potere resistere all’infinite insidie che ricevere dovea, e sopra all’onde d’Esperia trasportare il fece a un notante marmo. Il quale pervenuto nella strana regione, con la forza della somma deità cominciate contra quelli i quali resistenti trovò aspre battaglie, acquistò