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10 FILOCOPO

venia: per la qual cosa Giove da sè il divise, e in sua parte a lui e a’ suoi seguaci diede i tenebrosi regni di Dite, circondati dalle stigie paludi, e loro eterno esilio assegnò dal suo lieto regno: e provvide di nuova generazione volere riempiere l’abbandonate sedie, e colle proprie mani formò Adamo, al quale fece dono di cara e nobile compagnia. Questo veg gendo Pluto, dolente che strana plebe fosse apparecchiata per andare ad abitare il suo natal sito, del quale egli per suo difetto era stato cacciato, immaginò di far si, che le nuove creature da quella abitazione facesse esiliare, e con sottile inganno la sua immaginazione mise ad effetto del santo giardino voltò le prime creature, le quali per suo consiglio il precetto del loro creatore iniserabilmente prevalicarono, e seguentemente essi con tutti i loro discendenti rivolse alle sue case, rallegrandosi d’avere per sottigliezza annullato il proponimento di Giove. Lungamente sofferse colui che tutto vede questa ingiuria, ma poichè tempo gli parve di dovere mostrare la sua pietà in ver di coloro che stoltamente s’aveano lasciati ingannare, e che stavano ne’ tenebrosi luoghi rinchiusi, allora miracolosamente il suo unico figliuolo mandò in terra de’ celestiali regni, e disse: va’, col nostro sangue libera coloro a cui Dite è stata così lunga carcere, e appresso te lascia in terra si fatte armi, che gli altri futuri, a’ quali ella ancora non è mostrata, prendendole si possano valorosamente difendere dalle false insidie e occulte di Plutone; e ricominci Vulcano per lo tuo comandamento nuove folgori, le quali tu gittando, dimostrino quanta sia la uostra potenza, come già feciono. Scese al coman-