Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 1, 1829.djvu/146

suo fu onorato, serviti tutti da nobilissimi giovani e di gran pregio.

Massamutino, al quale non era già il comandamento del re uscito di mente, fece occultamente e con molta sollecitudine apparecchiare un bel paone, il quale egli di sugo d’una velenosa erba tutto bagnò, pensando che quello giorno per tale operazione si vedrebbe vendico di Biancifiore, che per amadore l’avea rifiutato. E fatto questo, avendo già la reale mensa e l’altre di più vivande servite, nè quasi altro v’era rimaso a fare che mandare il paone, accompagnato con più scudieri andò per Biancifiore, la quale la reina, acciò che ella non potesse niente di male pensare, avea fatta quel giorno vestire nobilmente d’un vermiglio sciamito e mettere i biondi capelli in dovuto ordine con bella treccia avolti al capo, sopra li quali una piccola coronetta ricca di preziose pietre risplendea, e ’l chiaro viso, già lungamente di lagrime bagnato, lavato quel giorno per volere della reina, dava piacevole luce a chi il vedea, posto che questo Biancifiore avea mal volontieri fatto, pensando che ’l suo Florio non v’era. Ma perchè bisognava alla reina tanto ingegno ad ingannare la semplice giovane? Ella non avrebbe mai saputo pensare quello che ella non avrebbe saputo nè ardito di fare ad alcuno. Ma venuto il siniscalco davanti alla reina, e salutata lei e la sua compagna, disse così: Madonna, oggi si celebra, sì come voi sapete, la gran festa della natività del nostro re, per la qual cosa volendo noi la nostra festa fare maggiore e più bella, provedemmo di fare apparecchiare un paone il quale noi vogliamo fare davanti al re presentare e a’ suoi baroni, acciò che ciascuno, faccendo