hai promesso. E acciò che le tue parole non paiano vento, io concedo, cosí volontieri come amore me ’l consente, che tu vi vada, anzi che tu adempia il piacer del tuo padre. Ma sopra tutte le cose del mondo ti priego che tu nell’assenza non mi dimentichi per alcun’altra giovane. Io so che Montorio è copioso di molti diletti; tutti ti priego che da te siano presi, solamente agli occhi tuoi ponendo freno quando le vaghe giovani scalze vedrai andare per le chiare fontane, coronate delle frondi di Cerere, cantando amorosi versi, perciò che a’ loro canti giá molti giovani furono presi: perché se io sentissi che alcuna con la sua bellezza di nuovo t’infiammasse, come furiosa m’ingegnerei di venir dove tu ed ella foste; e se io la trovassi, con le proprie mani la squarcerei tutta, né nel suo viso lascerei parte che graffiata non fosse dalle mie unghie, né niuno ordine avrebbero i composti capelli che io, tutti tirandoglile di capo, nol rompessi; e dopo questo, per vituperevole ed eterna tua memoria, co’ proprii denti del naso la priverei: e questo fatto, me medesima ucciderei. Questo però non credo, ben che possibile sia, dovere avvenire: ma come leale amante ne dubito, e però lo dico. Tu avrai molti altri diletti, e ciascuno s’ingegnerà di piacerti, acciò che io ti dispiaccia: ma mi fido nella tua lealtá. E perciò che io sono certa che come tu in molti e varii diletti starai, cosí io in molte avversitá, le quali forse non ti potrò far note sí com’io vorrei, ti voglio pregare, poi che gl’iddii adoperano verso noi tanta crudeltá, e la fortuna mostra le sue forze in dipartirci, che ti piaccia, per amore di me, portar questo anello, il quale, mentre che io senza pericolo dimorerò, sempre nella sua bella chiarezza il vedrai, ma, come io avessi alcuna cosa contraria, tu il vedrai turbare. Io ti priego che allora senza alcun indugio mi venga a vedere: e priegoti che tu sovente il riguardi, ogni ora ricordandoti di me che tu lo vedi. Piú non ti dico, se non che sempre il tuo nome sará nella mia bocca, come quello che è nella memoria segnato, e nello inamorato cuore col tuo bel viso figurato. Tu solo sarai i miei iddii, i quali pregar debbo della mia felicitá: a te saranno tutte le mie orazioni diritte, come a colui in cui le mie speranze