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a lui insieme con le loro donne venire dovessero. I quali questo udito, maravigliandosi che ciò esser volesse, prima essi e appresso le loro donne v’andarono, lasciando sola Biancofiore con Glorizia; e venuti a lui nel gran tempio, in una parte di quello, cosí Ilario disse loro: «Mirabile cosa è a’ miei occhi pervenuta oggi, come udirete. Questa mattina andando io per questo tempio, un giovane di piacevole aspetto assai, con un suo compagno, cosí, come io, andava, al quale io donde egli fosse dimandái; ed egli mi rispose: ‛Di Spagna’. Per che io entrando in ragionamento con lui delle cose di quei paesi, per avventura mi venne ricordato Lelio vostro fratello, il quale la rendé l’anima a Dio, e dimandandolo se di lui mai alcuna cosa sentito aveva: al che e’ mi rispose che, vigorosamente combattendo, dall’avversaria parte non conosciuto fu morto, e che dietro a lui rimase una bellissima donna chiamata Giulia, e gravida, la quale una fanciulla, il cui nome egli non sa, partorendo, di questa vita passò nelle reali case del re di Spagna. E in quel giorno similmente la reina del paese, a cui donata era stata, un figliuolo fece. Il quale, secondo che colui mi narra, crescendo, e con la giovane insieme nutriti, di lei molto s’innamorò e ultimamente, oltre a’ piaceri del padre, per isposa se l’ha copulata: e dopo la morte di lui, come unigenito la sua fronte ornerá della corona del regno, e la reina con lui insieme viverá. Le quali cose udendo, mi furono care, e ve le volli fare sentire, però che quinci possiamo conoscere Dio i suoi mai non abbandonare: ché, s’egli a sé chiamò Lelio, egli vi donò una che ’l numero delle corone della vostra casa aumenterá, di che mi pare che vi deggiate contentare, avendo novellamente una reina per nipote ritrovata, della quale niuna menzione era tra voi. E, secondo che il giovane mi dice, il marito di lei assai vi ama, e ciò manifesta un piccolo figliuolo, il quale poco tempo ha che gli nacque di lei, il quale per amore del vostro fratello chiamò Lelio. Egli senza comparazione la vostra conoscenza disidera, e sariagli sopra tutte le cose cara la vostra pace, e se avere la credesse, volentieri vi verria a vedere; ma sentendo la vostra potenza,