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530 | il filocolo |
nazione essere discesa, acciò che io per isposa non la prendessi, né che mai davanti la mi vedessi, come serva la vendé a’ mercatanti, e fu portata in Alessandria, e a me dato a vedere ch’era morta. Ma io poi la veritá sappiendo, con ingegno, con affanni e con infiniti pericoli seguendola la racquistai, e per mia sposa la mi congiunsi, e lei amo sopra tutte le cose del mondo. E certo io n’ho un piccolo figliuolo, appena che il sesto mese compiuto, e ’l suo nome è Lelio, e però che del padre di Biancofiore valore oltre misura intesi, cosí il chiamai. Ella ed egli sono qui meco. E dicovi piú, che la fortuna n’ha portati ad essere in casa di Quintilio e di Menilio, fratelli carnali, secondo che io ho inteso, di Lelio; ma giá non ne conoscono, né Biancofiore di loro conosce nessuno, né sa chi essi sieno, avvegna che con lei sia una romana, la quale con la madre fu presa, e che sempre con essa è stata, il cui nome è Glorizia, la quale tutti conosce, e a lei, per mio comandamento, li tien celati. Quello adunque perché io queste cose vi ho detto è che, prendendo il santo lavacro, dubito non mi convenga palesare, e, palesandomi, costoro la vendetta della morte del loro fratello sopra me non prendano: e, d’altra parte, ancora che io senza palesarmi, potessi il santo lavacro pigliare, si mi saria la pace di tanti e tali parenti carissima, né senza essa mal volentieri mi partirei, se per alcun modo credessi poterla avere. E avvegna che io nella morte del loro fratello non sia colpevole, e che il mio padre disavvedutamente ciò facesse, mi metterei a ogni sodisfazione che per me si potesse fare molto volentieri. Certo la vita di Lelio mi saria piú che un regno cara: Dio il sa. Voi, adunque, discreto dimostratore della vita di Dio, quella del mondo non dovete ignorare, ché chi sa le grandi cose, le piccole similmente deve sapere. Udito avete in che lo vostro consiglio a me bisogni: dunque, per amore di colui alla cui fede recato mi avete, vi priego che al mio bisogno, utile consiglio porgendo, provvediate».
Ilario ascoltò con maraviglia le parole di Filocolo, e piú volte reiterare se le fece, né alcuna particolarita fu ch’egli sa-