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502 | il filocolo |
dubita che li contrarii fati non tornino che me gli tolgano; e non una ma molte volte m’ha detto che mai altro che morte non ne dividerá, la quale gl’iddii facciano lungo tempo lontana da noi. E s’egli pure avvenisse che senza sé in alcuna parte mi fidasse, non è alcuna ove egli piú tosto non mi lasciasse andare che a Roma, però che egli s’imaginerebbe che i miei parenti a lui mi togliessono, e ad altrui mi dessono, la qual cosa io mai consentirei: dunque seguitiamo prima i suoi piaceri, però che si conviene lasciargli prima rivedere il vecchio padre e la dolente madre e il suo regno, i quali veduti, con piú audacia gli dimanderò Roma vedere co’ miei parenti. Tanto abbiamo sostenuto, ben possiamo questo piccolo termine sostenere, e io te ne priego che infine quell’ora, per amore di me, con pazienza sostenga il tuo disiderio».
Non parlò piú avanti Glorizia, se non: «Quanto ti piace t’attenderò»; e tacitamente da lei partendosi, fra sé disse: «Quello Dio il quale io adoro e in cui spero, tosto la mi faccia rivedere». Sopravvenuta la notte, Biancofiore nel dilicato letto si diede al notturno riposo: la quale poi che de’ gradi con che sale ebbe passati cinque, nel sonno furono da Biancofiore mirabili cose vedute. A lei pareva essere in parte da lei non conosciuta, e vedere quivi davanti da sé sospesa in cielo una donna di grazioso aspetto molto, e le bellezze di quella le sue in grandissima quantitá le pareva che avanzassero; a cui ella vedeva sopra la bionda testa una corona di valore inestimabile al suo parere, e i suoi vestimenti vermigli e percossi da una chiara luce fiammeggiavano tutto il circustante aere, de’ quali niuna parte era senza adornamento di nobilissime pietre e d’oro; e nella destra mano le vedeva una palma verde, simile da lei mai non veduta, e la sinistra teneva sopra un pomo d’oro, che sopra il sinistro ginocchio si posava, e sedeva sopra due grifoni, i quali verso il cielo volando, tanto l’avevano verso quello portata, che le pareva che la sua corona con le stelle si congiungesse, e sotto i suoi piedi teneva un altro pomo, nel quale Biancofiore rimirando estimava che