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496 | il filocolo |
e veduto gli dissero: di che Filocolo si rise, e volle andare a vedere. E venuto ad essi, tanto con parole gli commosse che essi presero ardire, e si misero a passare il fiume, il quale non sopra la cintura gli bagnava. Ma essi non furono giunti all’altra riva, che i loro avversarii armati vennero loro incontro, e in mezzo al fiume cominciarono senza ordine la loro battaglia forte, co’ duri bastoni lacerando le salvatiche armi e i loro dossi. Arco né frombola non ci avea luogo per la loro vicinitá; e se alcuna spada v’era, o dava in fallo o se feriva si torceva. L’acqua che giá piú rossa che bianca correva, gl’impediva molto, e tal volta i piú codardi faceva valorosi combattitori, nella molle arena ritenendo i loro piedi, i quali per lo duro campo sariano fuggiti. Ma poi che per lungo spazio combattendo ebbero durato, tornandone molti dall’una parte e dall’altra magagnati, avendo Filocolo assai riso co’ suoi compagni de’ modi nuovi di costoro, col suo cavallo entrò nell’acqua, e li pochi rimasi alla battaglia divise, e ciascuno pari fece al suo campo tornare. Ritornati cosí costoro, non dopo molto spazio le risa di Filocolo si voltarono in pietá, vedendo i magagnati dolersi e senza alcuno compenso a’ loro mali. E perciò che a lui pareva di ciò essere stato cagione, si pensò di volergli pacificare, e in ristorazione de’ loro danni fare una terra nella quale sicuri vivessero sotto savio duca: e questo narrando a’ compagni, da tutti fu lodato.
Allora Filocolo fece a sé chiamare dell’una parte e dell’altra i principali, e la cagione dimandò della loro discordia. De’ quali l’uno perché combatteva, l’altro perché si difendeva narrarono interamente, a’ quali Filocolo disse: «O miseri uomini, poveri e d’avere e di consiglio, perché al piccolo numero di voi, lo quale ha piú tosto d’aumento bisogno che d’altro, combattendo cercare distruzione? A voi dovria bastare seguire di Saturno la dottrina, senza volere di Marte usurpare l’oficio, perciò che in voi né nobiltá di core, né ordine, né senno, né arme non dimora. Voi combattete acciò che soli qui rimagnate in questo piano, ma non vi avvedete che, se questo continuate, in brieve tempo il piano di voi rimarra solo,