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libro quarto 449

potrebbe un passo muovere senza avere di gran quantitá di festanti graziosa compagnia. Ordinansi giuochi, e molte compagnie sotto diversi segnali fanno diverse e belle feste. I mangiari copiosamente dati danno materia di piú festa. L’amiraglio per amore di Biancofiore comanda che alle vaghe donzelle, alle quali mai non fu lecito uscire dalla torre, sia aperto, ed esse liete vengano con la loro compagnia a festeggiare. Discendono tutte, e date le destre a Biancofiore, con lei si rallegrano, dandosi lieti baci in segnale di vero amore. La festa multiplica nel prato, e gli amorosi canti e li diversi suoni occupano l’aere, sí che alcun’altra cosa non vi si può udire. Quel luogo, adunque, che alla loro morte poco avanti fu statuito, è ora ad esaltamento della loro vita determinato. Quel luogo, ove ardente fuoco per consumarli era acceso, ora d’odoriferi liquori tutto inaffiato porge diletto a’ festeggianti. Quel luogo, ove pochi giorni inanzi gli uomini armati la morte ora di questi ora di quelli cercavano, ora pieno di pace, di concordia e d’allegrezza vi si festeggia. Quel luogo che poco inanzi era pieno di sangue e d’uomini morti e di pianti, ora di canti e di lieti suoni e di festanti uomini e donne si sente risonare. Rivolta ogni cosa in contrario la mutata fortuna, le molte damigelle, che davanti per la morte di Biancofiore facevano gran pianto, ora cantando della sua vita si rallegrano. Che piú brievemente si può dire, se non che: ‛chi ha il male se ’l piange ’? E gli altri, come se stato non fosse niente, con intero animo festeggiano, dilettandosi di piacere a’ novelli sposi e d’onorarli.

Questo giorno servirono alla mensa de’ novelli sposi nobili baroni e assai: nel quale Feramonte, duca di Montorio, ricordandosi d’aversi vantato al pavone di dovere Biancofiore, il giorno della festa delle sue nozze, della coppa servire, all’amiraglio di grazia cotal dono dimandò e fugli conceduto, per che quel giorno, e quanto la festa durò, graziosamente di tale uficio con riverenzia la servi. A quella mensa furono molti grandi e alti presenti da parte dell’amiraglio, di Dario e d’altri grandi uomini del paese portati, e da parte di Sadoc