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444 | il filocolo |
onorata avrei, ben che nimici grandissimi fossero a’ nostri per lo loro comune».
Non fu meno caro a Filocolo dall’amiraglio essere per parente riconosciuto, che all’ammiraglio fosse, e faccendogli quella festa che a tanto uomo si convenia, gli cominciò a dire: «Signore, di ciò che oggi è avvenuto non voi siete da incolpare, ma io solamente, il quale presuntuoso oltre al dovere, non conoscendovi, tentai le vostre case contaminare. La fortuna nell’ultima parte delle sue guerre m’ha con debita paura sotto la vostra potenza voluto spaventare, e gl’iddii nel principio de’ miei beni con sommo dono m’hanno voluto dare speranza a maggiori cose. A me non è meno caro con tanti e tali pericoli avere Biancofiore racquistata, poi che sani e salvi siamo, ella e io e i miei compagni, che se con piú agevole via racquistata l’avessi. Le cose con affanno avute sogliano piú che l’altre piacere: e però tutto queste cose considerando, senza piú delle passate ricordarci, facciamo ragione che state non sieno, e delle nostre prosperitá facciamo allegrezza e festa». Consentí l’amiraglio che cosí fosse, e dimandò dello stato del vecchio re, e della sua sorella, di Filocolo madre. Filocolo gli rispose lungo tempo esser passato che di loro niuna cosa aveva udita; ma, come dolorosi della sua partita gli aveva lasciati, gli raccontò. Appressarsi a questa festa i compagni di Filocolo, e l’amiraglio conoscendo per ziano di Filocolo, come signore l’onorarono, ed egli loro come fratelli ricevette, e a Biancofiore con riverente atto delle passate cose cercò perdono, profferendolesi in luogo di fratello in ciò che fare potesse che le piacesse. Ella per vergogna il candido viso, nel quale ancora vivo colore tornato non era per la passata paura, dipinse di piacevole rossezza, ringraziandolo molto, dicendo che, appresso Filocolo, per signore il teneva. E con questi ragionamenti e con altri lieti pervennero alla cittá.
Entrano costoro con letizia in Alessandria, e pervenuti alla real corte, scavalcano, e salgono nella gran sala, e quivi trovano Sadoc e Glorizia legati e fare grandissimo pianto.