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440 il filocolo

fiamme vivono senza alcuna offesa. E se noi tanta gente abbiamo morta e loro riabbiamo vivi, di ciò niuna mala volontá ci dee da te essere portata, anzi ne puoi molto essere contento, pensando che l’ira degl’iddii, la quale giustamente doveva sopra te cadere per la tua ingiustizia, sopra parte del tuo popolo cadura sia. Adunque, ciò che fatto avemo, prendi in luogo di punizione per il tuo fallo, ch’avesti ardire li amici degl’iddii tentare d’uccidere col fuoco. Ora quello ch’è fatto, adietro non può tornare. Tu cerchi la nostra pace, e la tua ci profferi: noi la riceviamo, e tu prendi la nostra, e sicuro vivi, e di tanto ti facciamo certo, che, se morti fossero i due giovani, tu morresti, e la tua cittá, assalita da noi con fuoco, sarebbe consumata, e da noi uccisi tutti coloro che giunti fossero da noi, mentre la vita e la potenza ne durasse. Va adunque, e coloro cui tu facesti legare fa sciogliere, e dalla infamia, in che per la tua ingiusta opera sono corsi, in vera fama li fa ritornare, e pensa di chiara e intera pace servare. se l’ira degl’iddii e la nostra non vuogli guadagnare».

Di ciò che Ascalione dice, si maraviglia l’amiraglio, e dubita forte, udendo le sue parole, che pace non gli sia rotta, e promette loro con ferma intenzione, per gli suoi iddii, servarla loro. E poi che con amichevoli parole fra l’una parte e l’altra hanno pace fermata, l’amiraglio, che senza modo del miracolo degl’iddii si maravigliava, vedendo il fummo e udendo parlare coloro cui morti credeva, chiamò a sé molti de’ suoi, a’ quali disarmati fu lecito di potere a lui venire, a’ quali egli comandò che ogni ingegno adoperassero che il fummo rompessero e passassero in quello, e i giovani sciogliessero. A’ quali, lieti tutti della vita di Biancofiore, apparecchiandosi di obbedire il comandamento, niuno loro ingegno o forza fu necessaria, ché Venere solvé la durezza del fummo, e, quello spandendosi, se ne salì nell’aria, lasciando i giovani intorniati dagli accesi tizzoni, tutti al popolo scoperti: e tirate le braccia indietro, con diligenza furono disciolti, e tratti quindi così freschi come rugiadosa rosa colta nell’aurora. Niuna cosa li aveva offesi, fuori che alquanto i legami, de’ quali ancora