Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
430 | il filocolo |
aiutar ti deggia’. A cui Filocolo rispose: ‛Come tu vedi, cosí è: bastiti il veder questo, senza piú volerne udire. Vedi qui dintorno a me Ircuscomos e Flaganeo con infinito popolo, per comandamento dell’amiraglio, per volerei in fiamme consumare’. Questo udito, ad Ascalione parve vedere dintorno a Filocolo ciò che le parole significavano: per che crescendogli il dolore e la pietá di ciò che vedeva, ad un’ora Filocolo e Biancofiore e ’l sonno se n’andarono, ed egli stupefatto per le vedute cose, alzato il capo, vide giá il chiaro giorno per tutto essere venuto. Per che egli senza indugio si levò e vestissi, e quasi tutto smarrito venne a’ compagni, a’ quali narrò ciò che veduto aveva. Per che egli teme non Filocolo abbia alcuna novitá. Gli altri, udendo questo, tutti dubitano, né sanno che consiglio prendere. Ultimamente con Dario e Bellisano deliberarono d’andare alla torre, per sapere da Sadoc quello che di Filocolo fosse, e se con lui dopo la sua partita fosse dimorato.
Stando costoro in questo ragionamento, la rapportatrice fama vide dal suo alto luogo queste cose, e di fuori dalle sue finestre cacciò voci, che in picciolo spazio ciò che a Filocolo avvenuto era per Alessandria si sparse. Ma niuno sa il nome di Filocolo, e tutti quello di Biancofiore; ciascuno corre al prato, e tutti si maravigliano, e in picciolo spazio di tempo riempiono quello. Odono Ascalione e gli altri compagni, sí come gli altri, queste voci, e dubitando dimandano chi costoro siano, a cui la fortuna è tanto contraria, disiderando d’accertarsi di ciò che non vorrebbero sapere. Niuno sa loro dire piú avanti, se non Biancofiore con un giovane essere condannati. Dubitano costoro, e hanno ragione, per la visione veduta, e pensano che Filocolo sia, e dimandano de’ segnali del giovane, i quali udendo, la loro credenza cresce. Non si sanno fra loro accordare che fare si deggiano: i piú savi, storditi dell’avvenimento, hanno perduto il saper consigliare. Ma tra costoro cosí pavefatti un giovane di maravigliosa grandezza e robusto e fiero nell’aspetto, armato sopra un alto cavallo apparve fra loro, e con disusata voce inco-