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libro quarto | 427 |
che sempre ci ha ugualmente in avversitá tenuti, ora al giusto per lo ingiusto non vuole perdonar morte. Io ho meco questo anello, il quale la mia misera madre mi donò nella mia partita, promettendomi ch’egli aveva virtú di cessare le fiamme e le acque in giovamento della vita di chi sopra l’avesse: la virtú di costui credo che il mio periclitante legno, la notte che io in mare passai tanta tempesta con ismisurata paura, aiutasse. Però tiello sopra di te: io non credo che la fortuna abbia avuta potenza di levargli la virtú, la quale se levata non gliel’ha, di leggieri potrai campare. La tua bellezza merita aiutatore, il quale non dubito che tu troverai, e rimanendo tu in vita, molto nel morire mi conforterai». «Sia lontano da me ciò che tu parli» disse Biancofiore, «ma tu, la cui vita è ad altrui e a me piú che la mia cara, sopra te il tieni, acciò che se gl’iddii altro aiuto ti negano, per la virtú di questo campi: la cui virtu giá mi conforta, e piú consolata al morire mi dispone, pensando ch’ella sia possibile ad aiutarti.» Cosí costoro con sommessa voce parlando, il fuoco fu acceso, e l’ardore s’appressava, quando, rifiutando ciascuno l’uno all’altro l’anello, di piana concordia piangendo s’abbracciarono, e con dolenti voci la morte attendendo, l’uno e l’altro dall’anello era tocco, e dalle fiamme difeso: ma essi, per debita paura del sopravvegnente fuoco, con alte voci l’aiuto degl’iddii invocavano piangendo.
Mossero le voci di costoro i non crucciati iddii a degna pietá, e furono esauditi, ben che assai gli aiutasse l’anello. Venere, intenta a’ suoi soggetti, commosse il cielo, e per loro porse pietosi prieghi a Giove, con consentimento del quale e di ciascun altro iddio, necessario aiuto si dispose a porgere. E involta in una bianchissima nuvola, coronata delle frondi di Pennea, con un ramo di quelle di Pallade in una mano, lasciò li cieli e discese sopra costoro, e con l’altra mano, cessando i fummi dintorno a’ due amanti, a’ circustanti li volse, e quelli in oscurissima nuvola mantenendo bassi, con noioso cocimento impediva i circustanti di poter vedere dove Filocolo e Biancofiore fossero, dando a loro chiaro e puro aere, nel