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416 il filocolo


Riguardando io questa imagine, e considerando le bellezze d’essa, sovente di te mi ricordava, perché, avvegna che promesso mi fosse da Venere questo effetto a che pervenuti siamo, parendomi impossibile, temendo d’averti perduto, di questa te, qual Sirofane Egiziaco fece del perduto figliuolo, feci: e sí come quegli di fiori e di frondi ornava la memoria del figliuolo davanti a lui, della sua dissoluzione dolendosi, cosí io di questa faceva. Io l’ornava di fiori e di frondi spesso, e per suo proprio nome la chiamavo Florio; e quando disiderava di vederti, a questa vedere correva, alla quale contemplare fui piú volte dalle mie compagne trovata. Con questa, come se meco fossi stato, de’ miei dolori e infortunii mi doleva, con costei piangeva, con costei i miei disii narrava, costei in forma di te pregava che m’aiutasse, costei onorava; a costei gli amorosi baci, che a te ora affettuosamente porgo, porgeva, costei pregava che di me le calesse, costei in ogni atto sí come se tu ci fossi stato, trattava. E certo, la mercé di colui per cui posta c’è, ella alcun conforto, avvegna che picciolo, mi porgeva, per che io sovente con costei dolermi e ad abbracciarla, sí com’io t’ho detto, tornava».

Niuno infortunio, niuno accidente all’uno e all’altro era intervenuto, poi che divisi furono, che quel giorno non si raccontasse, avendo l’uno dell’altro non poca ammirazione e diletto. Ma venuta la notte si coricarono, continuando gran parte di quella vegghiando con piacevoli ragionamenti e con amorevoli abbracciamenti; per che poi, vinti dal sonno, oltre al termine della notte dormirono per lungo spazio; perché la fortuna, ancora alla prosperitá loro non ferma, con inopinato accidente s’ingegnò d’offenderli con piú grave paura che ancora offesi li avesse, in questo modo. L’amiraglio pieno di malinconia, forse per disusato pensiero, cercava, per fuggire quella, la bellezza di Biancofiore vedere, credendo in quella veramente ogni potenza di gioia rendere, fare dimora. E partitosi da Alessandria la terza mattina vegnente poi che le rose presentate aveva, ed essendo ancora molto nuovo il sole, se ne venne alla bella torre,