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376 | il filocolo |
Questo udendo, Bellisano appena le lagrime ritenne, dicendo: «Oimè, or fu in casa mia la figliuola di colui a cui io fui piú tenuto che ad altro uomo, e non la sovvenni d’aiuto? Ahi, maladetta sia la mia ignoranza, ch’io vi giuro, per l’anima del mio padre, che, se ciò che voi mi dite avessi saputo, avrei loro tutti i miei tesori donati, e ogni mia forza adoperata per poterla in libertá riducere, portandola poi, per merito de’ beneficii ricevuti dal padre, in qualunque parte le fosse piaciuto. Ciò non mi reputino gl’iddii in peccato, ché per altro che per ignoranza non mancò: ed ella misera tutti i suoi infortunii mi disse, de’ quali piansi con lei sí come gl’iddii sanno, né di cui figliuola stata fosse mai mi disse». Allora Ascalione disse: «Certi siamo di ciò che ne conti, e siamotene tenuti; ma piacciati consigliarne, per quel singulare grado che tra te e me è giá stato ed è di vera amistá, che via noi dobbiamo tenere a ritrovare e a ravere ciò che noi andiamo cercando». Bellisano rispose: «Il consiglio e l’aiuto che per me si potrá, voi l’avrete. Io con esso voi verrò ad Alessandria, dove ho alcuni amici, li quali per amore di me vero aiuto e consiglio ci porgeranno, ché di qui, senza vedere altro, male vi saprei consigliare». A queste parole rispose Filocolo dicendo: «Bellisano, assai ci basta se ad alcuno de’ tuoi amici per consiglio ci mandi senza affannarti. Tu oramai pieno d’anni, il riposo piú che l’affanno disiderare devi, e ti ringrazio del tuo buon volere». Disse allora Bellisano: «Fermamente da voi non fia senza me tale cammino fatto, ché, ancora ch’io sia anziano, sono io a gravissime fatiche possente piú che tali giovani. Io sono tenuto di mettermi alla morte per amore della giovane cui voi cercate, se io penso a’ ricevuti servigi dal piú nobile padre che mai figliuola avesse. Ond’io vi priego che la mia compagnia, la quale assai vi potrá essere utile, non vi sia grave». Vedendo Filocolo Bellisano in questo volere, disse: «A tuo piacere sia, e però quando ti parrá ci partiremo».
Bellisano vide il tempo disposto al loro cammino, per che a lui parve il partire convenevole. E montati tutti sopra la