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328 il filocolo

piú disiderati, a questo m’aggiunsero un altro a me senza comparazione noioso, ch’egli avvenne che dimorando io un giorno saletto con lei in segreta parte, veggendo chi davanti a noi passava senza essere veduti, un giovane grazioso e di piacevole aspetto passò per quella parte, il quale io vidi ch’ella riguardò e poi un pietoso sospiro gittò. La qual cosa vedendo, dissi: ‛Oimè, sono io sí tosto rincresciuto, che voi per la bellezza d’altro giovane sospiriate?’. Ella divenuta nel viso di nuova rossezza dipinta, con molte scuse, giurando per la potenza de’ sommi iddii, si cominciò ad ingegnarsi di farmi scredere ciò che io per lo sospirare avea pensato: ma ciò fu niente, però che nel core mi si accese un’ira si ferocissima, che quasi con lei mi fece allora crucciare, ma pure mi ritenni. E certamente mai dell’animo partire non mi si puote che costei colui o altri non amasse piú di me: e tutti questi pensieri, i quali altra volta in mio aiuto recava, cioè ch’ella piú ch’altro me amasse, ora tutti in contrario stimo, imaginando che fittiziamente abbia detto e fatto ciò che per adietro ha operato, di che dolore intollerabile sostengo. Né a ciò alcuno conforto vale; ma però che vergogna sovente raffrena il volere ch’io ho di dolermi piú che di rallegrarmi, non continuo l’acerbo mio dolore sí che io ne faccia alcuno avvedere, ma, brievemente, io mai senza sollecitudine e pensieri non sono, i quali molto piú noia mi danno ch’io non vorrei. Adunque appara a sostenere le minori cose, poi che a me le maggiori vedi con forte animo portare nascose». Al quale io risposi che non mi pareva in niuno modo il suo dolore, ben che fosse grande, al mio si potesse agguagliare. Ed egli mi rispondeva il contrario: e cosí in lunga quistione dimorammo, partendoci poi senza alcuna diffinizione. Priegovi che ne diciate quello che di questo ne giudicate».

«Giovane» disse la reina, «gran pena è la vostra, e torto ha la donna di non amarvi; ma tutta fiata il vostro dolore può essere da speranza aiutato: quello che del vostro compagno non avviene, però che, poi ch’egli è una volta entrato in sospetto, niuna cosa nel può cacciare. Dunque continua-