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libro quarto 317

e si strane che la memoria nol mi ridice. Poi prese un ramo d’un secco ulivo, e con esso tutte queste cose cominciò a mescolare insieme. La qual cosa faccendo, il secco ramo cominciò a divenire verde, e in brieve a mettere le frondi, e, non dopo molto, rivestito di quelle, si poté vedere carico di nere ulive. Come Tebano vide questo, egli prese i boglienti liquori, e sopra l’eletto terreno, nel quale di tanti legni aveva fatto bastoni quanti arbori e di quante maniere voleva quivi, quelli cominciò a spandere e ad inaffiare per tutto: la quale cosa la terra non sentí prima, che ella cominciò tutta a fiorire, producendo nuove e belle erbette, e i secchi legni verdi piantoni e fruttiferi divennero tutti. La qual cosa fatta, Tebano rientrò nella terra tornando a Tarolfo. Il quale, quasi pauroso d’essere stato da lui beffato per la lunga dimoranza, trovò tutto pensoso, a cui egli disse: «Tarolfo, fatto è quello che hai dimandato, ed è al piacere tuo». Assai questo piacque a Tarolfo, e dovendo essere il seguente giorno nella cittá una grandissima solennitá, egli se n’andò davanti alla sua donna, la quale giá era gran tempo che veduta non l’aveva, e cosí le disse: «Madonna, dopo lunga fatica io ho fornito quello che voi comandaste: quando vi piacerá di vederlo o di prenderlo, egli è al vostro piacere».

La donna, vedendo costui, si maravigliò molto, e piú udendo ciò che egli diceva; e non credendolo, gli rispose: «Assai mi piace; faretelomi vedere domani». Venuto il seguente giorno, Tarolfo andò alla donna, e disse: «Madonna, piacciavi di passare nel giardino, il quale voi mi dimandaste nel freddo mese». Mossesi adunque la donna da molti accompagnata, e, pervenuti al giardino, v’entrarono dentro per una bella porta, e in quello non freddo sí come di fuori, ma un aere temperato e dolce si sentiva. Andò la donna per tutto rimirando e cogliendo erbe e fiori, de’ quali molto il vide copioso: e tanto piú ancora avea operato la virtú degli sparti liquori, che i frutti, i quali l’agosto suole producere, quivi nel salvatico tempo tutti i loro alberi facevano belli: de’ quali piú persone, andate con la donna, mangiarono. Questo parve alla