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202 il filocolo

fuggire, e gridare verso quel signore aiuto. Ma egli non pareva che alle sue parole né a’ suoi prieghi colui si movesse; onde Florio piú temeva, vedendo ciascuna ora piú la nave affondare. Poi dopo alquanto spazio gli pareva che questo signore gli dicesse: «Io sono colui cui tu hai giá tanto chiamato ne’ tuoi sospiri: non credere che io ti lasci perire». Ma per tutto questo niente si moveva. Ma poi che a Florio piangendo con grandissima paura parve avere un grandissimo pezzo aspettato, a lui pareva che la fascia, che davanti agli occhi aveva, alquanto s’aprisse, e fossegli conceduto di vedere dove stava: e com’egli trasse gli occhi a riguardare, vide essere giá quella nave tanto tirata sotto l’onde, che poco o niente se ne pareva. Allora, piangendo forte, gli pareva dimandare mercé e aiuto, e alzando gli occhi al cielo per invocar quello di Giove, parendogli che quello di quel signore gli fallasse, egli vide una bellissima giovane tutta ignuda, fuori che in uno sottile velo involta, e dicevagli: ‛O luce degli occhi miei, confortati’. A cui Florio rispondeva: ‛E che conforto poss’io prendere, che giá mi veggio tutto sotto l’onde?’. La giovane gli rispondeva: ‛Caccia dalla tua nave quello iniquo spirito, il quale con la sua forza s’ingegna d’affondarla’. A cui Florio pareva che rispondesse: ‛E con che il caccerò io, che niuna arma m’è rimasa?’. Allora pareva a Florio che costei traesse del bianco velo una spada, che pareva che tutta ardesse, e dessegliela; la quale Florio poi che presa avea, gli pareva rimirare costei e dire: ‛O graziosa giovane, che ne’ miei affanni tanto aiuto vi ingegnate di porgermi, se vi piace, siami manifesto chi voi siete, perciò che a me conoscere mi vi pare, ma la lunga fatica m’ha si stordito, che il vero conoscimento non è meco’. Questa pareva che cosí gli rispondesse: ‛Io sono la tua Biancofiore, di cui tu oggi, ignorante la verita, ti se’ tanto senza ragione doluto ’; e questo detto, pareva a Florio che ella gli porgesse in mano un ramo di verde olivo e disparisse. Poi pareva a Florio con l’ardente spada leggerissimo andare sopra l’onde, e ferire l’iniquo spirito piú volte, ma dopo molti colpi gli pareva che lo spirito lasciasse il legno,