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176 | il filocolo |
gravati, vanno cose nuove cercando, e niuna ne piace, e s’egli piace, non ne possono prendere. Della qual cosa al duca e ad Ascalione molto doleva, e similmente non sapeano che via tenere sopra questa cosa. Essi dubitavano di farlo sentire al re, temendo non egli facesse novitá per questo a Biancofiore, e di questo a Florio ne seguisse peggio. E similmente dubitavano di tenerlo in quella maniera senza farglielo sentire, dicendo: «Se egli per altrui il sente, noi n’avremo mal grado, e cruccerassi verso di noi, e avrá ragione». E in questa maniera, senza pigliar partito, stettero piú giorni, pur confortando Florio e dandogli buona speranza. A’ quali Florio rispondeva sé non avere questo per amore, ma che il caldo, che allora faceva, il consumava. Questa scusa non aveva luogo a coloro che i suoi sospiri conoscevano; ma essi, quasi a ciò costretti, la sostenevano.
Stando un giorno il duca e Ascalione insieme ragionando molto efficacemente de’ fatti di Florio, disiderosi della sua salute, Ascalione cominciò cosí a dire: «Senza dubbio niuna cosa è tanto da Florio amata quanto Biancofiore, e di questo il re ci ha colpa a farlo stare lontano ad essa, e noi con parole piú volte ci siamo ingegnati di trarlo indietro, né mai abbiamo potuto; onde fermamente credo che piacere degl’iddii sia, al quale volersi opporre è mattezza. Ma non per tanto a tentare alcun’altra via forse non sarebbe reo, e per avventura ci verrebbe forse il nostro intendimento compiuto«. «E che via vi parrebbe da tenere?», disse il duca. Ascalione rispose: «Io il vi dirò. I giovani, come voi sapete, sono vaghi molto de’ carnali congiungimenti, però che la pronta natura gl’induce a quelli, e per questi sogliano ogn’altra cosa dimenticare. Florio giá mai con Biancofiore carnal diletto non ebbe; e se noi possiamo fare che con alcun’altra bella giovane l’avesse, leggieri sarebbe dimenticar quella ch’egli non ha per quello che possedesse; e posto che del tutto non la dimenticasse, almeno tanto in lei non penserebbe; e in questo mezzo il re o gl’iddii provvederebbero sopra questo, in modo che noi senza vergogna o danno ne riusciremo: e se questa via