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libro secondo 151

per questo giorno la battaglia. Va, e fa convitare il cavaliere, e onorario infino al mattino; e poi, quando il sole con piú tiepido lume ritorneni, combatterete, poi che negare non gli possiamo la battaglia». «Sire» rispose il siniscalco, «in niuna maniera può oggi rimanere la battaglia, però che il cavaliere che la dimora è di sí fiero coraggio e ardimento, che qualunque persona volesse Biancofiore toccare, converrebbe che con lui combattesse, o la lasciasse stare; né la alcuno v’è a cui della morte di Biancofiore non incresca, né che piú tosto in aiuto di lei non mettesse la persona, che in suo danno dicesse una sola parola, fuori solamente io, che da’ vostri comandamenti e piaceri mai non mi partii né partirò; e però se voi mi concedete che io oggi combatta, io combatterò, e se no, se ne vorrò far venire Biancofiore alla prigione, io so che combattere mi converrá. Priegovi adunque che voi la mi concediate ora, poi che io sopra lui sono animoso». Rispose allora il re: «Poi che egli è come tu dí, e che oggi la battaglia non si può cessare, va e prendi l’arme, e qualunque de’ nostri cavalli piú ti piace, e fa che onori acquisti con vittoria: pensa che nelle tue mani deve stare oggi la perfezione del nostro avviso, e la veritá della nostra bocca si deve con la forza del tuo braccio osservare. Ma acciò che la fortuna con non pensato infortunio il nostro intendimento non recida, se ti parrá di poterlo fare, comanderai a’ tuoi sergenti che mentre che la gente attenta dimora a vedere la vostra battaglia, che essi subitamente gittino Biancofiore nell’acceso foco; poi questo fatto, della tua vittoria non ti curare». «Questo sará a mio potere fornito», rispose il siniscalco, e partissi da lui.

Prese adunque il siniscalco quelle armi e quel cavallo che migliore si credette che fosse per tornare al campo; ma la dolente Biancofiore, né campata, né del tutto rimasa dannata, quivi si stava intra’ due continuamente piangendo; e poco valeva che Florio, il quale dal suo lato mai non si partiva, la confortasse, ben che se saputo avesse che colui che si pietosamente la confortava fosse stato Florio, ella avrebbe tosto