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148 | il filocolo |
ammaestramento della santa dea ne dubitava, ma alla fine così le rispose: «Bella giovane, confortati, che io ti prometto che tu non morrai, mentre che gl’iddii mi presteranno vita». E alzata la visiera dell’elmo, voltato verso il gran popolo che a vedere era venuto, disse così:
«Signori, i quali qui adunati siete per vedere lo strazio disonesto e ingiusto che di questa giovane alcuni vogliono fare, il quale, se spirito di pietá alcuno fosse in voi rimaso, dovreste fuggire di vedere, a me chiaramente pare, per le parole che io ho da lei intese, le quali credo, e manifestamente appare quelle essere vere, che la sentenza, data contro a lei, sia, nella presenza degl’iddii e degli uomini, falsa e iniquamente data, però che ella semplicemente portò quello che comandato le fu; ma il siniscalco, il quale glielo comandò, è colui che del male è stato cagione; per la qual cagione sopra lui, e non sopra costei, cade questa sentenza. E chi altro che questo volesse dire, o il siniscalco o altri per lui, sono io presto e apparecchiato di difendere quello ch’io ho detto sia la verita, e in ciò arrischierò la persona e la vita. Perciò che la manifesta ragione mi strigne ad essere pietoso della ingiusta ingiuria fatta a costei; e, d’altra parte, io sono distrettissimo e caro amico di Florio, ed ella per amore di lui mi priega ch’io l’aiuti e difenda nella ragione: e io cosí son presto di fare, e in ragione e in torto, contro a qualunque la vuoi far morire, però che s’altro ne facessi, molto alla cara amistà mi parrebbe fallare, e ogni uomo mi potrebbe di ciò giustamente riprendere».
Assai nobili uomini erano ivi presenti, e massimamente v’era la maggior parte di quelli che vantati s’erano al pavone, a’ quali molto di Biancofiore doleva: i quali queste parole udendo, tutti dissero che il çavaliere dicea bene, e che convenevole cosa era che ’l siniscalco, o altri per lui, sua ragione, contro a quel che la contradiceva, difendesse. E di ciò mandarono al re sofficienti messaggeri subitamente, contenti tutti senza fine di tale accidente, favoreggiando Biancofiore in quanto potevano. E alcuni di quelli giudici, che sen-