abitazione facesse esiliare; e con sottile inganno la sua imaginazione mise ad effetto, perciò che nel santo giardino voltò le prime creature sí, che per suo consiglio il precetto del loro creatore miserabilmente prevaricarono, e seguentemente essi con tutti i loro discendenti rivolse alle sue case, rallegrandosi d’avere per sottigliezza annullato il proponimento di Giove. Lungamente sofferse Colui che tutto vede questa ingiuria, ma poi che tempo gli parve di dovere mostrare la sua pietá inverso di coloro che stoltamente s’avevano lasciati ingannare e che stavano ne’ tenebrosi luoghi rinchiusi, miracolosamente il suo unico Figliuolo mandò in terra da’ celestiali regni, e disse: «Va, e col nostro sangue libera coloro, a cui Dite è stato cosí lungo carcere, e appresso te lascia in terra sí fatte armi, che gli altri futuri, a’ quali elle ancora non si sono mostrate, prendendole si possano valorosamente difendere dalle false e occulte insidie di Pluto: e ricominci Vulcano per lo tuo comandamento nuove folgori, le quali, tu gittandole, dimostrino quanta sia la nostra potenza, sí come giá fecero». Discese al comandamento del suo Padre l’unico Figliuolo dalla somma altezza in terra, a sostenere per noi l’iniqua percossa d’Atropos, apportatore delle nuove armi, in disusato modo, non operando in lui la natura il suo uficio, sí come negli altri uomini. La terra, come sentí il nuovo incarco della deitá del figliuolo di Giove, diede per diverse parti della sua circonferenza allegri e manifesti segni di futura vittoria agli abitanti; ed egli, giá in etá ferma pervenuto, cominciò a riempiere la terra dell’apportate armi, e a fare avvedere coloro, che con perfetta fede i suoi detti ascoltavano, del ricevuto inganno porto dall’antico oste; i quali, come il perduto conoscimento riavevano, cosí delle nuove armi per loro difesa si guarnivano, e contra gli ignoranti della veritá movevano varie battaglie e molte; e contra loro alcuno che ’l volesse non si trovava potere resistere, perciò che senza cura d’affanno e di corporale morte gli trovavano. E giá delle vittorie de’ nuovi cavalieri, entrati contro a Pluto in campo, non pur tutto l’oriente ne risonava, ma ancora delle loro magnifiche opere l’occi-